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Un’ernia: recupero con o senza chirurgia?

Nella maggior parte dei casi, 9 su 10, un’ernia guarirà da sola. Ciò significa che solo 1 persona su 10 con ernia necessita di un’operazione. Un medico opterà per un intervento chirurgico solo quando i disturbi (dolore) sono troppo gravi e non si placano dopo 6 settimane. Un’ernia viene operata anche quando c’è la possibilità di un danno permanente ai muscoli. Ciò accade a 1 persona su 10 con ernia.

In che cosa consiste un’operazione all’ernia?

Un’operazione all’ernia è una procedura medica in cui viene rimosso un pezzo di tessuto o un organo rigonfio, l’ernia. Lo scopo dell’operazione è quello di rimuovere il rigonfiamento in modo che il paziente non patisca più il dolore. I soggetti con un’ernia soffrono spesso di gambe dolorose e “intorpidite”, ma possono anche soffrire di perdita muscolare. Spiegheremo come funziona l’operazione sulla base di un’ernia del disco nella parte bassa della schiena. Viene eseguita da un neurochirurgo. Si tratta di un medico specializzato nel sistema nervoso centrale, compreso il cervello e il midollo spinale. L’operazione viene eseguita in anestesia generale o locale (epidurale). Prima il medico fa una piccola incisione nella schiena di circa 5 centimetri, sposta i muscoli di lato e rimuove un pezzo di tessuto. Dopodochè rimuove l’ernia stessa insieme a del materiale vertebrale extra per ridurre il rischio di un’ernia ricorrente, una recidiva.

Una forma relativamente nuova di chirurgia dell’ernia del disco posteriore è l’operazione PTED, la discectomia endoscopica percutanea transforaminale. Si tratta di effettuare un’incisione molto piccola, 8 millimetri, nella parte bassa della schiena e viene inserito un tubo stretto attraverso l’apertura. Questo tubo contiene una telecamera e possono essere inseriti degli strumenti. Il neurochirurgo usa questi strumenti per rimuovere il rigonfiamento. Il vantaggio di questa operazione è che la ferita è molto piccola, il che riduce il rischio di complicazioni.

Il signore soffre di dolori alla schiena a causa di un'ernia dorsale

Cura di un’ernia del disco senza chirurgia

Ci sono diverse ragioni per cui la maggior parte delle ernie del disco non vengono trattate con la chirurgia. La ragione principale è che il corpo stesso è molto bravo a riprendersi da solo da un’ernia. Spesso i disturbi diminuiscono significativamente in circa 6-8 settimane. Anche se i rischi della chirurgia di ernia sono ridotti, i medici li evitano il più possibile. Per trattare chirurgicamente un’ernia al disco, la schiena deve essere aperta e ciò costituisce un piccolo rischio di infezione della ferita o di perdita di liquido cerebrospinale. Durante l’operazione, la membrana intorno a una radice nervosa può essere danneggiata e il liquido cerebrospinale può fuoriuscire. Questo fluido è prodotto nel cervello e scorre nel midollo spinale per proteggerlo dagli urti. La cosa fastidiosa è che una perdita di liquido cerebrospinale porta spesso a forti mal di testa. Ma di solito qualche giorno di riposo a letto è sufficiente per curare la perdita. Solo in pochi casi è necessaria una nuova operazione.

Quando è bene operare?

Il punto critico per operare un’ernia si trova intorno alle 6-8 settimane dopo lo sviluppo dei primi sintomi. Si distinguono più o meno due indicazioni per operare: quando i nervi vengono meno in maniera regolare o in rapida successione. O quando il paziente indica che, nonostante i farmaci, prova troppo dolore. In rari casi un’operazione di ernia viene eseguita entro 6-8 settimane. Per esempio quando la perdita muscolare rende al paziente impossibile controllare la sua vescica.

Dolore dopo un intervento di ernia

Quando è stata operata un’ernia, la ferita stessa sarà sensibile per un po’.  Ma anche i muscoli e i nervi possono essere dolorosi. Prima e durante l’operazione sono stati costretti in una posizione diversa, mentre dopo l’intervento sono di nuovo nella loro posizione normale e devono abituarsi. È quindi abbastanza normale avere ancora dolore dopo un intervento di ernia. Il nervo che è stato pizzicato dall’ernia sarà ancora irritato. Inoltre, l’operazione stessa crea un gonfiore temporaneo, che ostacolerà anche i muscoli e i nervi per qualche tempo. Il gonfiore passerà da solo. Anche il dolore prima dell’operazione all’ernia non scompare subito. Il dolore alla gamba si attenuerà nelle settimane successive all’intervento. In media questo richiede dalle 4 alle 6 settimane, ma può anche scomparire prima. La sensazione di intorpidimento in una o entrambe le gambe può anche essere più intensa dopo l’operazione, ma si attenuerà gradualmente in seguito.

Il signore ha ancora dolore dopo l'operazione di ernia e quindi prende antidolorifici

Per alleviare il dolore dopo l’intervento di ernia, in ospedale vengono somministrati degli antidolorifici. Si pensi al paracetamolo o, se necessario, a farmaci più pesanti come la morfina. Il dolore di solito peggiora con movimenti quali camminare o alzarsi, ma si attenua di nuovo dopo 15 minuti di riposo. Pertanto, un fisioterapista in ospedale mostrerà al paziente come muoversi nel modo più indolore possibile: alzarsi, sedersi, salire le scale e altro ancora.

Ernia ricorrente

Dal 5% al 10% delle persone che sono state operate di ernia hanno una recidiva, un’ernia ricorrente. Ciò non significa necessariamente che si avrà bisogno di un intervento chirurgico per la nuova ernia. Se è necessaria un’operazione per curare la recidiva, il periodo di recupero sarà di solito più lungo di quello dopo la prima operazione. Con la seconda operazione il rischio di complicazioni è leggermente più alto. Tuttavia, la maggior parte degli interventi di recidiva hanno lo stesso successo della prima operazione.

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