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Osteoartrite all’anca

L’osteoartrite può verificarsi in tutte le articolazioni del corpo. Un punto frequente è l’anca. Le articolazioni dell’anca sono suscettibili all’osteoartrite perché sono articolazioni usate frequentemente che sostengono gran parte del peso del corpo. Il dolore, la rigidità dell’articolazione e altri sintomi dell’artrite all’anca rendono spesso difficile alle persone che svolgono attività quotidiane, come fare le scale, camminare e andare in bicicletta.

Cos’è l’artrite all’anca?

Per capire bene cos’è l’osteoartrite all’anca, è importante capire cos’è l’osteoartrite. L’osteoartrite è una forma di reumatismo che causa il deterioramento o la scomparsa della cartilagine di un’articolazione. Ciò colpisce l’osso, i muscoli e i tendini circostanti. Nell’osteoartrite all’anca, conosciuta anche come coxartrite, è colpita la cartilagine di una o entrambe le articolazioni dell’anca. Le articolazioni dell’anca hanno due funzioni: collegano la parte superiore delle gambe al bacino e permettono alle gambe di muoversi. La cartilagine della coscia e del bacino garantisce l’assorbimento degli urti e la fluidità del movimento. Se questa scompare o cambia, i movimenti diventano meno agili e l’articolazione subisce una forte pressione.

Le caratteristiche dell’osteoartrite all’anca sono il dolore e la rigidità. Sui margini dell’articolazione possono anche formarsi delle protuberanze, chiamate osteofiti. Queste possono limitare la mobilità dell’articolazione (ulteriormente). La gravità dell’osteoartrite è indicata mediante quattro gradi: più alto è il grado, peggiore è l’osteoartrite. Al grado I, la cartilagine è diventata più morbida e potrebbe già essersi sviluppato un nodulo sull’articolazione. Al grado IV, la cartilagine è (quasi) completamente scomparsa.

Sintomi dell’artrosi all’anca

Poiché la malattia si sviluppa gradualmente, anche i sintomi dell’artrosi all’anca possono diventare evidenti a poco a poco. I sintomi dell’osteoartrite all’anca si manifestano principalmente nella zona dell’inguine o delle natiche. In alcuni casi, può diffondersi nella parte superiore della gamba e al ginocchio. Il più comune e spesso il primo sintomo è il dolore durante il movimento. Man mano che l’artrosi peggiora, peggiora anche il dolore. Molte persone soffrono anche di rigidità articolare. Questo si verifica spesso dopo un periodo di riposo, come lo stare seduti o il dormire. Il movimento spesso riduce i sintomi. Se il dolore persiste anche a riposo, l’osteoartrite dell’anca è peggiorata.

Oltre al dolore, sono noti anche altri sintomi dell’artrosi dell’anca. Una volta che la cartilagine è completamente sparita, quando si cammina potrebbe prodursi un suono di raschiamento e stridore. L’osteoartrite all’anca rende anche l’anca più rigida e il movimento meno agile. Questo può rendere le attività quotidiane, come salire le scale e fare passeggiate più lunghe, più difficili e dolorose. L’osteoartrite all’anca può anche causare altri sintomi, come un dolore pulsante e una mobilità ridotta.

Una rappresentazione schematica di ciò che è l'osteoartrite all'anca: un'anca con osteoartrite.

La causa dell’artrosi all’anca

Cosa causi esattamente l’osteoartrite all’anca non si sa. Tuttavia, è già noto che ci sono una serie di fattori che aumentano il rischio di osteoartrite all’anca. I più importanti sono l’ereditarietà, l’età, l’obesità e lo sforzo fisico. Nelle famiglie in cui diversi membri soffrono di osteoartrite all’anca, la possibilità di svilupparla è alta. Studi familiari mostrano che l’ereditarietà dell’artrosi all’anca è del 60%, quindi la possibilità di trasmetterla ai figli è elevata. L’obesità e lo sforzo fisico a lungo termine gravano pesantemente sulle articolazioni, aumentando il rischio di sviluppare l’osteoartrite all’anca e causando gravi sintomi.

Esistono due forme di osteoartrite: l’osteoartrite primaria (osteoartrite idiopatica) e l’osteoartrite secondaria. Nell’osteoartrite primaria, non c’è una causa identificabile. L’osteoartrite che si sviluppa in età avanzata ne è un esempio. Anche se l’osteoartrite all’anca può verificarsi a qualsiasi età, è maggiormente riscontrabile negli anziani. Questo perché la qualità della cartilagine si deteriora nel corso degli anni. L’osteoartrite secondaria è causata da un problema nascosto. Sforzo eccessivo, infortuni, ereditarietà, disturbi all’anca in giovane età e il sovrappeso possono tutte essere cause.

Cosa fare in caso di osteoartrite all’anca?

L’osteoartrite è un disturbo cronico. Questo significa che l’osteoartrite all’anca non può essere curata. Tuttavia, è possibile ridurre la gravità dei sintomi e rallentare l’usura dell’articolazione dell’anca. Cosa si possa fare contro l’osteoartrite all’anca dipende dalla gravità della malattia. Nella maggior parte dei casi, il trattamento dell’artrite all’anca consiste in esercizio, fisioterapia e uso di farmaci.

In caso di grave osteoartrite, si può ricorrere alla chirurgia. Qui l’articolazione dell’anca viene pulita o sostituita da un’anca artificiale (protesi anca).

Sollievo del dolore nell’osteoartrite all’anca

Per controllare il dolore nell’osteoartrite all’anca, il medico può prescrivere degli antidolorifici che possono ridurne i sintomi. Una medicina comunemente prescritta è il paracetamolo. Anche gli antidolorifici con un effetto antinfiammatorio sono ampiamente utilizzati, come l’ibuprofene, il naprossene e il diclofenac. Ci sono anche creme con un effetto analgesico. È importante consultare sempre un medico in merito al trattamento del dolore per l’artrite all’anca. Gli antidolorifici in realtà, possono causare effetti collaterali o non devono essere assunti in presenza di altre patologie.

Muoversi con l’artrosi all’anca

Nell’osteoartrite all’anca è importante mantenersi in movimento. La ricerca mostra che i muscoli più deboli e sottili possono far peggiorare l’osteoartrite. Muovendosi, i sintomi dell’osteoartrite all’anca diminuiscono. Inoltre, un sufficiente esercizio fisico può garantire che la cartilagine assorba i nutrienti rilasciati. Questo rende la cartilagine più spessa e solida.

Tuttavia, è importante evitare sforzi eccessivi. Se i sintomi del dolore si presentano il giorno dopo l’esercizio vuol dire che l’anca è stata sovraccaricata. Camminare, andare in bicicletta e nuotare sono sport ideali da praticare, perché non molto impegnativi. La ricerca ha dimostrato che anche andare a correre è un’opzione. A prima vista, l’osteoartrite all’anca e la corsa non sembrano essere una buona combinazione, a causa dello sforzo sull’articolazione. Tuttavia, una ricerca su 90.000 corridori dimostra che la corsa ha effettivamente un effetto positivo sull’osteoartrite. Questo principalmente perché contribuisce alla perdita di peso.

Un signore e una signora anziani eseguono esercizi per ridurre i sintomi dell'artrite all'anca

Esercizi in caso di osteoartrite all’anca

Oltre a un sufficiente movimento fisico, in caso di osteoartrite all’anca si raccomanda di eseguire anche degli esercizi. Questi si concentrano principalmente sulla mobilità dell’articolazione dell’anca e sul rafforzamento dei muscoli intorno all’articolazione. Se si trovano difficoltà nel compiere attività fisica a sufficienza e nel modo giusto, si può anche consultare un fisioterapista. Durante la fisioterapia, verranno assegnati esercizi adatti all’artrite all’anca e mirati a ridurne i sintomi. Un esempio di esercizio per un’anca con osteoartrite:

  1. Si sieda su un letto o sul pavimento e allunghi le gambe. Tenga le dita dei piedi rivolte verso l’alto.
  2. Pieghi lentamente la gamba e la allunghi di nuovo alla stessa velocità.
  3. Ripeta l’esercizio con l’altra gamba.

Trattamento chirurgico dell’osteoartrite all’anca

Quando tutte le altre forme di trattamento falliscono e i sintomi dell’artrite all’anca sono troppo gravi, la chirurgia può essere la soluzione. Un’operazione può essere mirata a pulire l’articolazione o a sostituire la parte superiore dell’anca (femore) e/o il cotile (bacino) con una parte artificiale. Se viene sostituita l’intera articolazione dell’anca, si parla di una protesi, conosciuta anche come anca artificiale. Il femore sarà sostituito da una parte in ceramica o in acciaio con un’asta in titanio o cobalto. Lo stelo è fissato nell’osso del bacino. Il cotile è spesso fatto di plastica o di plastica e metallo. Dopo l’intervento chirurgico e un periodo di recupero e riabilitazione, la maggior parte delle persone prova meno o addirittura nessun dolore. Lo svantaggio dell’operazione è che una protesi, in condizione di sforzo normale sull’anca, dura solo 15-20 anni. Dopodiché bisognerà operare nuovamente.

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